Il dente di una sega come ultimo bacio,
-hanno arrestato la mano gialla del paralume sul perimetro erotico-
Non si può dormire questa notte, la luna fatta a paletti
rincorre il cuore che ho lasciato nel porta oggetti…
cessate il fuoco, lei non si spoglia più per me…
uno stupido coltello bisbiglia nel metallo delle stelle
e questa è la duemila quattrocentesima notte di solitudine…
mi chiedono se sono pronto ad assolverti per aver aperto nuovamente le cosce,
ma loro non sanno che ho smesso di accusare quando ho pronunciato il primo vagito…
dove hai portato i miei baci? Cosa importa,
se quando mi telefoni il cavo rimane grigio
e non puoi più spogliarti per me…
il dente di una sega come ultimo bacio, sanguinano le allodole la ghiaia o i tram…
Massimo Pastore